In Italia il Nawruz, il capodanno persiano arriva esattamente alle 04:49 e 37 secondi (ora italiana) di venerdi 20 marzo 2020(l’istante preciso dell’equinozio). I giornalisti Damiano Crognali e Davood Abbasi ti raccontano la festa più importante dell’Iran e per i Persiani nel mondo che nel 2009 l’UNESCO ha inserita come parte del Patrimonio Intangibile dell’Umanità. Buona visione!
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“Har ruzetan Nowruz, Nowruzetun Piruz”, (Ogni vostro giorno sia Nowruz, e il vostro Nowruz sia vittorioso). In Afghanistan, Azerbaijan, India, Iran, Kirghizistan, Kurdistan autonomo iracheno, Pakistan, Tajikistan, Turchia e Uzbekistan, si celebra la festa arcaica dell’equinozio di primavera, il Nowruz, il nuovo giorno, la componente culturale persiana piu’ potente che oggi sopravvive nel nostro mondo.
Nowruz o Nawruz, a seconda delle molteplici dizioni, viene festeggiato in forme differenti dalla Mongolia fino all’Albania, ma nella parte centrale di questa distesa geografica (le nazioni citate sopra), e’ sicuramente la festa piu’ importante dell’anno. Nel 2009 l’UNESCO l’ha inserita come parte del Patrimonio Intangibile dell’Umanita’, proclamando il 21 marzo “giornata mondiale del Nowruz”. È una festa bellissima e colorata. Le scuole e gli uffici chiudono per due settimane. Si scambiano auguri (Ayd-e Noruz Mobarak!) e regali (soprattutto banconote fresche di bancomat). Una sorta di Natale celebrato in primavera, dove tutto deve essere nuovo, nel segno della rinascita della vita dopo l’inverno.
Le radici storiche ed il significato
Il significato di questa festa, che per regola deve coincidere esattamente con l’equinozio di primavera, e’ molto semplice: “Nuovo Giorno” inteso come l’inizio della nuova stagione, la primavera, che distrugge l’inverno; le prime forme di questa festa, mostrano i reperti archeologici, erano gia’ presenti tra i sumeri nel 3000 a.C., quando raggiunsero la catena montuosa degli Zagros sull’altopiano iranico. Dopo l’avvento della religione zoroastriana (Zarathustra nasce nel 18esimo secolo avanti Cristo), il Nowruz diventa la piu’ importante festa zoroastriana. Nel dualismo “bene/male” tipico di questa religione, il Nowruz assume un colore sacro dato che e’ simbolo della vittoria della primavera sull’inverno, del calore sul gelo, della luce sulle tenebre. Ed e’ per celebrare questa festa che nel 518 a.C., Dario il Grande costruisce la citta’ di Persepoli, dove ogni anno i satrapi delle 24 province dell’impero persiano (dall’India fino alla Macedonia e l’Abissinia), si riuniscono per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Nel secolo 11esimo d.C., e cioe’ ben dopo l’islamizzazione del Medioriente, il matematico persiano Omar Khayyam realizza il calendario Jalali’ (oggi utilizzato in Iran e Afghanistan) che ha come anno zero l’anno dell’egira di Maometto, ma inizia proprio con il Nowruz, introducendo cosi’ un elemento importante della cultura pre-islamica in quella post-islamica. Tuttora il Nowruz costituisce la festa piu’ importante dell’anno in Iran, Afghanistan e alcune nazioni dell’Asia Centrale, ed e’ una festa nazionale per importanti minoranze come i parsi dell’India, i curdi o gli uiguri, anche se diversi governi hanno piu’ volte tentato di distruggere questa festa.
Le tradizioni
Le pulizie generali delle case, la festa del fuoco (Chaharshambe’ Suri) nell’ultimo martedi prima del 21 marzo, l’allestimento della tavola delle sette “S” o Haft-sin, le visite a parenti ed amici, i pic-nic in natura di Sizdah Bedar, i viaggi ma soprattutto la celebrazione della rinascita della natura, sono le tradizioni piu’ importanti del Nowruz, trasversali attraverso piu’ nazioni come detto, anche se molto molto forti soprattutto in Iran, Afghanistan e Tajikistan, dove tra l’altro il persiano e’ la lingua ufficiale.
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Nowruz e Coronavirus
Nei paesi in cui è festa nazionale, i capi di Stato pronunciano una sorta di discorso di inizio dell’anno; gli argomenti sono simili, ricominciare, ripartire, cercare di fare meglio nel nuovo anno e riscoprire le proprie possibilità in sintonia con la primavera.
In Iran, paese dove il Nowruz è stato conservato con più premura, dopo l’equinozio, arriva il discorso dell’ayatollah Khamenei, che dà un nome ad ogni anno, e poi quello del presidente della Repubblica.
In queste settimane di lotta contro il coronavirus, il Nowruz ed il suo concetto per gli iraniani, sarà sicuramente d’aiuto per ripartire.
Il Nowruz è un momento di preghiera, di speranza per la pace, e di auspicio affinchè il Nuovo Giorno, sia bello come la primavera della natura.
Nowruz in Italia
Festeggiato in maniera imponente dall’esigua comunita’ iraniana che vive nel belpaese, in Italia arriva esattamente alle 04:49 e 37 secondi (ora italiana) di venerdi 20 marzo 2020(l’istante preciso dell’equinozio).
Una nota e vecchia poesia persiana e’ il miglior modo per spiegare la sensazioni delle persone che nel mondo, festeggiano questa ricorrenza:
“Il cielo blu, le nubi bianche, le foglie verdi del salice, l’odore dei narcisi, il ballo del vento, il canto entusiasta dei colombi allegri, pian pianino arrivera’ la primavera, sia beato questo tempo”.
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