Cerchiamo di capire che cosa rischiamo di non poter visitare più se mai ci fosse una guerra in Iran. Quello che segue è un viaggio nel patrimonio Unesco in Iran.
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La Mappa dei Luoghi Patrimonio dell’Unesco
Cosa succederebbe se Trump decidesse di bombardare l’IRAN?
In questo momento mentre registro non ci sono aerei per viaggiare in Iran. O meglio, le compagnie aeree permettono di prenotare, ma magari poi non puoi viaggiare.
L’Iran è un Paese, riconosciuto universalmente come culla della civiltà, e ad oggi ospita 24 siti Unesco e oltre una cinquantina nell’elenco provvisorio, e la sua cultura, il suo stile ha influenzato le arti degli altri paesi, sono di stile persiano la progettazione dell’Alhambra in Spagna e il Taj Mahal in India.
Io ho viaggiato in Iran per settimane in compagnia del giornalista Davood Abbasi. E sono stato nei luoghi che l’unesco ha annoverato tra i patrimoni dell’umanità e in questo video provo a raccontarveli. Quelli che ho potuto vedere coi miei occhi e filmare.
Palazzo del Golestan
Cominciamo da Teheran con il Palazzo del Golestan: si tratta del Palazzo Reale, residenza dei re della dinastia Qajaride e poi ufficio degli ultimi re Pahlavi: è uno dei simboli del periodo monarchico, esempio dell’architettura ottocentesca della Persia, con gli interni sfarzosi in Oro, cristalli e specchi. Particolarmente riuscito è il tentativo di integrazione delle tecniche tradizionali persiane con le influenze provenienti da occidente. Il palazzo è anche uno dei più antichi edifici di Teheran, è Circondato da giardini e piscine ed è diventato un modello per l’architettura iraniana dei secoli successivi.
Persepoli
Ma il luogo più famoso dell’iran è Persepoli, il più significativo sito UNESCO in Iran: un complesso monumentale del VI secolo a.C. progettato da Dario il Grande fatto di palazzi e templi in marmo, terrazze e scale monumentali. Tra i tesori di Persepolis ci sono alcune statue incredibilmente ben conservate e bassorilievi di tori, leoni, creature mitiche e soldati dell’impero achemenide con i Fiori di Loto in mano, Il fiore di Loto infatti è il simbolo dell’antica Persia. Che poi è stato preso e riutilizzato anche da altre culture e religioni
Pasargadae
Vicino a Persepoli si trova un altro patrimonio dell’umanita, Pasargadae con la tomba di Ciro il Grande
La città è stata la capitale del primo grande impero multiculturale in Asia occidentale. Esteso dal Mediterraneo al fiume Hindu, è considerato il primo impero, quello persiano di Ciro, che si basò sul rispetto della diversità culturale dei suoi diversi popoli.
Naghsh-e-Rostam
Non è annoverata invece come patrimonio Unesco ma li vicino abbiamo Naghsh-e-Rostam che ha le tombe scavate nella roccia più belle che io abbia mai visto tra cui quella di Dario il Grande con i suoi spettacolari rilievi sulla roccia.
Persepoli, pasargade e Naghsh-e-Rostam si trovano nella stessa zona, a pochi km di distanza fra loro.
Nasir ol Molk a Shiraz
Per arrivare in questi luoghi la maggior parte delle persone fa scalo a Shiraz, la città di uno dei poeti più famosi della storia, Hafez, un poeta sufi, e questa città ospita la moschea Nasir ol Molk, che non è patrimonio dell’Unesco ma è un luogo speciale con le sue vetrate colorate e la gente viene qui per fotografarle e fotografarsi. Una foto qui non ha bisogno neanche dei filtri di instagram.
Esfahan ha due patrimoni Unesco
Il luogo più visitato dell’Iran è però Esfahan che ospita ben due patrimoni dell’umanità, la Piazza Naqsh-e jahàn e la sua Moschea del Venerdì (Masjed-e Jāmé) che da sulla Piazza di Esfahan,
Costruita dallo scià Abbas I il grande all’inizio del XVII secolo e circondata su tutti i lati da edifici monumentali collegati da una serie di arcate a due piani, sul sito sono presenti alcuni celebri monumenti testimonianze d’incredibile valore sul livello culturale e sociale raggiunto dalla Persia in epoca safavide, tra cui appunto l’altro patrimonio dell’Umanità a Esfahan che è la Masjed-e Jame (la ‘Moschea del Venerdì’) il più antico edificio preservato del suo tipo in Iran e un prototipo per i progetti delle moschee successive in tutta l’Asia centrale. Un complesso di 20 ettari, è anche il primo edificio islamico che ha adattato caratteristiche proprie dei palazzi sassanidi, incorporandole in un’opera religiosa islamica.
Palazzo di Sarvestan
Lungo la strada per il Kerman si incontra il palazzo di Sarvestan, del quinto secolo d.C., uno dei palazzi meglio conservati al mondo del periodo Sassanide, dove e’ possibile osservare gli archi che da questo design originale sono poi passati alle moschee islamiche e alle chiese gotiche.
Ed è l’ultimo sito diventato patrimonio unesco in Iran. Il paesaggio archeologico testimonia l’influenza di Achaemenid e le tradizioni culturali partiche e di arte romana, che hanno avuto un impatto significativo sull’architettura dell’era islamica. Questo palazzo compare all’improvviso sulla strada dal nulla.
Castelli del Kerman
In provincia del Kerman troviamo i castelli in mattoni e adobe, questo paesaggio è patrimonio dell’Unesco, il Castello di Bam purtroppo a seguito di un terremoto non esiste più ma è rimasta La cittadella di Rayen risalente all’epoca sassanide e abitata sino a poco tempo fa, che ricopre una superficie di quattro ettari, è circondata da possenti mura di cinta, con 16 torri di guardia ed è divisa in quartieri nei quali si trovano le abitazioni della gente comune, gli alloggi del signore proprietario dei luohi ed anche un bazaar.
Il Giardino Persiano
Sempre in questa località troviamo il giardino Shahzadeh (o del Principe) del 19° secolo, di epoca Qajaride, forse il giardino più bello dell’Iran.
Otto giardini sono stati presi come campione e tutti insieme sono stati annoverati come patrimonio mondiale, tra cui anche quello di pasargade, il primo voluto da Ciro, che oggi non esiste più.
Yazd
Un altra città meravigliosa patrimonio Unesco è Yazd, importante centro dello Zoroastrismo, ancora oggi sede di una considerevole minoranza di seguaci di Zarathustra. Situata a metà strada tra Isfahan e Kerman, questa antica città sorge al margine di due deserti e qui si trovano anche le Torri del Silenzio che sono i cimiteri nello zorastrismo e il Tempio del Fuoco, il luogo di culto zoroastriano che custodisce la fiamma sacra che, secondo la tradizione, arde ininterrottamente dalla notte dei tempi.
Patrimoni della Natura
Ci sono ben due siti naturali annoverati tra i patrimoni dell’Unesco in Iran tra cui uno è il Deserto di Lut, il più caldo e secondo in national geographibc anche il più bello, con i suoi caratteristici Kalut, montagnette rocciose.
E in Iran c’è anche un lago naturale di colore rosa, non patrimonio dell’Unesco da assolutamente da visitare, il lago maharlu
Nel Museo di Teheran
Io non sono riuscito a vedere tutti i siti culturali dell’Iran, ma alcuni reperti dei luoghi che non ho visitato li ho potuti vedere nel museo di Teheran, tra cui l’antica città di Susa, coi tumuli archeologici di quel che rimane di uno dei centri abitati più antichi al mondo.E qui è anche presente la tomba del profeta Daniele.
Choqa zanbil, la città santa del regno elamita, fondata nel 1250 a.C. con il suo ziggurat
E la misteriosa Shahr-i Sokhta il cui nome tradotto significa “Città bruciata”, una delle prime complesse ed organizzate civiltà dell’Iran occidentale. Fondata nel 3200 a.C. e poi all’improvviso abbandonata ma preservata dall’aridità del clima desertico, che rende il sito per gli archeologi moderni un’incredibile fonte di informazioni riguardo queste antiche e primitive società.
E per concludere aggiungerei che un ultimo patrimonio da preservare è l’accoglienza di questo popolo, da sempre abituato ad accogliere culture diverse, trovandosi lungo la via della seta e lungo un luogo crocevia di popoli.
Peppino says
Perché non si può volare in Iran? Ho un gruppo che parte in Aprile