https://open.spotify.com/episode/4gpCjxE6yh9NLvGFOBepKZ
Ciao, oggi che è sabato facciamo una puntata speciale. Parliamo di una storia brutta del web, da studiare per capire meglio la realtà di questo mondo. Si tratta della storia di Theranos e della sua founder Elizabeth Holmes: La più grande truffa della Silicon Valley. Una storia che viene raccontata nel libro Bad Blood, di John Carreyrou, giornalista del del Wall Street Journal.
Tutto inizia nel 2003, quando Elizabeth Holmes, una studentessa di 19 anni, abbandona gli studi alla Stanford University, in California, per fondare a Palo Alto una società di tecnologia che prometteva di rivoluzionare il settore sanitario statunitense e salvare centinaia di migliaia di vite: nasce Theranos.
Negli anni successivi Theranos riuscì a raccogliere più di 700 milioni di dollari da investitori privati e nel 2014 raggiunge addirittura un valore di mercato di 9 miliardi di dollari.
La tecnologia di Theranos era stata spacciata da Holmes come rivoluzionaria: l’azienda aveva costruito una macchina delle dimensioni di un vecchio computer fisso che permetteva di fare le analisi del sangue prelevando dai pazienti un campione di sangue da un polpastrello. Il fatto che avesse bisogno di così poco sangue e che fosse così piccola la macchina permetteva di immaginare un futuro in cui fare le analisi del sangue con grande facilità e quindi anche con grande frequenza. La macchina era stata rinominata Edison, come l’inventore della lampadina. La Holmes diventò la dodicesima donna più ricca degli Stati Uniti, e anche la prima miliardaria donna della Silicon Valley, e in molti la definirono la nuova Steve Jobs: forse anche per il fatto che indossava sempre un dolcevita nero. Nel settembre del 2015 arrivò sulla copertina di Forbes.
Ma tutto cambia nell’ottobre del 2015, un giornalista investigativo del Wall Street Journal, John Carreyrou, scrisse il suo primo articolo su Theranos, in cui rivelò tutte le bugie che Holmes e l’ex direttore generale e operativo, Ramesh “Sunny” Balwani, avevano raccontato fino a quel momento: prima fra tutte l’assoluta inefficacia della macchina Edison e l’inattendibilità delle analisi dal momento che si usavano macchine siemens.
iniziarono ad arrivare le cause legali. I centri medici ispezionarono i laboratori di Theranos trovando che le strutture non «rispettavano i requisiti dei certificati e gli standard di prestazione», causando un «immediato pericolo per la salute e la sicurezza dei pazienti». Balwani, che si era ritirato nel 2016 dopo sette anni alla guida dell’azienda e che era sentimentalmente legato a Holmes, venne accusato di aver mentito sistematicamente ai propri investitori per ricevere sempre più fondi. Tra le varie bugie, Holmes e Balwani avrebbero anche detto che la loro tecnologia era usata dal dipartimento della Difesa in Afghanistan e dai servizi di elisoccorso. Inoltre avevano falsato i bilanci, dicendo che nel 2014 la società aveva generato oltre 100 milioni di dollari di entrate, quando in realtà le entrate erano state poco più di 100 mila dollari.
Una delle cose raccontate nel libro è il clima di assoluta segretezza e paranoia che Holmes aveva portato nell’azienda. I quasi 700 dipendenti erano stati costretti a firmare clausole di segretezza molto severe che vietavano di parlare di qualsiasi cosa succedesse all’interno dell’azienda, giustificandolo con ragioni di brevetto, e nessun dipartimento sapeva con esattezza cosa facesse l’altro. In questo modo, pochi sapevano che la tecnologia di Theranos non funzionava.
La Holmes è stata condannata a pagare una multa da mezzo milione di dollari e le è stato vietato di assumere qualsiasi incarico dirigenziale all’interno di aziende quotate in borsa per i prossimi dieci anni e di gestire dei laboratori medici per due. Rischia fino a 20 anni di carcere per frode finanziaria e Theranos ha cessato le attività nell’agosto del 2018.
Da Damiano Crognali è tutto, avete letto il bello de web e noi ci ritoroviamo domani con un nuovo episodio.