Che cosa vedere a Teheran? La capitale dell’Iran è una città che sorprende.
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Teheran e’ una citta’ immensa che certe volte pare piccola, moderna e tradizionalista, vivace e triste, religiosa e laica: insomma, piena di contraddizioni.
A partire dai ricordi degli Scià, conservati nel palazzo di Golestan, dove la sala del trono della dinastia Pahlavi, toglie ancora il fiato, che però stride con l’adiacente moschea di Arg, centro di riunione di una Teheran sud devota e rivoluzionaria, che vota per i conservatori.
Il bazaar affollatissimo, pieno di bancarelle, spezie, frutta seca e colori, è totalmente privo di polizia, ma anche di ladri e scippatori; è come se non esistano nemmeno. Ci sono invece i venditori di dollari ed euro al mercato nero, dove la gente si procura valuta, visto che le sanzoni di Trump hanno lasciato le banche a secco.
Gli sfarzi dello Scia, tutelati e fonte di reddito, si contrappongono ai mirales rivoluzionari degli anni ‘80, le immagini dei caduti della guerra Iran-Iraq, ma soprattutto la statua della libertà rappresentata come angelo della morte sulle pareti dell’ambasciata Usa, dove gli studenti seguaci di Khomeini, tennero per 444 giorni lo staff dell’ambasciata americana.
Gli iraniani sono gentili, ospitali, alla parola Italia diventano solari e ti sorridono; l’ospite e’ amato da Dio, e soprattutto l’italiano, che non ha un passato coloniale ed e’ percepito come un amico, l’erede della Grecia e di Roma, ricordi, anch’essi del periodo della Persia.
Se il sud di Teheran e’ religioso e meno ricco, lo skyline del nord di Teheran e’ quello di una metropoli moderno, grattacieli imponenti, il meglio dell’architettura, e non solo dell’Iran; a nord di Teheran, si fara’ un secondo “bosco verticale”.
Il nord di Teheran si scorge dall’alto del Ponte della Natura, uno dei migliori 5 al mondo, design di una ragazza di 24 anni, che e’ diventato il simbolo della forza delle donne dell’Iran.
Formano il 70% degli studenti, prendono sempre più potere in politica, nessuno le può fermare; al ponte della natura, giocano a basket e a calcio con i ragazzi, hanno costretto il governo a mettere le quote blu all’università, quel velo che si fanno cascare con malizia, per sedurre il loro partner o il passante, e’ il loro passepartout per entrare nella società, arrivare ovunque, fare il vice-presidente, il deputato, il pugile.
Teheran e’ una citta’ piena di traffico, dove la gente sta ore in macchina, ed e’ affollata, ma dove sempre più persone vivono sole.
Libri sulla Cultura Persiana
Teheran e’ un riassunto dell’Iran, l’Iran in miniatura, il luogo dove Islam e Occidente confinano e si incontrano senza contrastarsi.
Sui tetti di Teheran, senza fare eccezione per nessuno, parabole sarellitari anche se sono proibite, la pulizia delle strade e dei luoghi rigorosa e incredibile, e poi però gli uffici governativi, abbastanza inefficienti, a detta della popolazione.
Teheran e’ una citta’ senza storia in Iran, solo due secoli di vita cittadina, capitale grazie alle montagne degli Alborz, che la sovrastano e la rendono inconquistabile, una capitale dove pero’ sta il museo archeologico nazionale, il più ricco dell’Iran.
Inutile cercare motivi, inutile chiedersi perchè guidano cosi’ male e non si ferman sulle strisce, quando sulla “terra ferma” sono così accoglienti. E’ Teheran, la capitale dell’Iran!