Se ti è piaciuto il Video, iscriviti ora al mio canale Youtube, troverai centinaia di documentari video
Lo sai che il Kuwait ha una storia antichissima, che risale a prima delle antiche civiltà della Mesopotamia di Assiri e Babilonesi e dell’Egitto dei Faraoni, il Kuwait ha una storia che affonda le sue origini addirittura a quel luogo citato dalla Bibbia e presente anche nella mitologia sumera che era il Gioradino dell’Eden.
Qui dove oggi c’è il deserto, una volta era decisamente più verdeggiante con praterie simili a savane, piogge abbondanti e corsi d’acqua che hanno scavato i solchi profondi che caratterizzano l’attuale territorio desertico. Questa zona, che si sviluppa intorno a tutto il Golfo Persico viene identificata come Il Giardino dell’Eden. Qui si sviluppò una delle più grandi civiltà del medioriente, quella dei mercanti navigatori Dilmun, fondata al largo delle coste del Bahrein, che instaurarono una fitta rete di rotte commerciali.
Tutto ebbe inizio con il rame. Veniva estratto nell’antico Oman ed esportato con la Mesopotamia e la Valle dell’Indo. La popolazione di Dilmun vide nella foce dei due fiumi Tigri ed Eufrate, tra i più grandi sistemi fluviali del mondo, dove oggi c’è il Kuwait, una posizione strategica all’imbocco di uno dei migliori porti naturali del Golfo Persico, e costruì sull’Isola di Failaka una grande città, le cui vestigia sono tra le testimonianze meglio conservate al mondo della vita nell’Età del Bronzo.
Ma una recente scoperta archeologica che per io per primo, tra l’altro, ho raccontato in Italia per conto dell’AGI fa risalire alla baia del Kuwait addirittura le prime civiltà evolute umane, datate oltre sette secoli prima della nascita di Cristo. Le acque della Baia del Kuwait infatti erano ricchissime di pesce, grazie al limo portato dai possenti sistemi fluviali del Tigri e dell’Eufrate, ed erano un luogo ideale in cui vivere. Quindi non è difficile capire perché proprio Sopra l’attuale Kuwait City, nella parte settentrionale del Kuwait si stabilirono le prime culture pre-mesopotaniche che si chiamavano Ubaid, è una cultura che prende il nome da una città stato omonima, Ubaid appunto, della Mesopotamia prima che arrivassero i sumeri, e che aveva come oggetti caratteristici ceramiche dipinte e le realizzazioni templari che segnano un deciso passaggio verso una religiosità collettiva: qui appunto è stato scoperto il più antico tempio di tutta la regione e le fondamenta di una piazza, nei pressi del Mutla Ridge, l’altopiano del Kuwait.
Quando poi nel terzo secolo ac arrivò Alessandro Magno, la zona era certamente un fiorente centro commerciale come viene raccontato nell’Anabasi di Alessandro, il testo che descrive le sue imprese, scritto dallo storico Flavio Arriano, che spiega come il suo ammiraglio Nearco fondasse li un’importante colonia commerciale sull’Isola di Failaka. Alessandro Magno gli diede il nome di Ikaros e divenne dal terzo al primo secolo ac una fiorente colonia ellenica. Oggi sull’Isola di Failaka c’è il più importante sito archeologico di tutto il Golfo Persico. Qui sono presenti i resti di alcuni templi dedicati ad Artemide e ad Apollo, stele recanti le istruzioni per il promettente avamposto coloniale, monete d’argento, vasi e fregi decorativi che testimoniano come Ikaros divenne un importante porto commerciale sulla rotta tra Mesopotamia e India, il tutto conservato nel bellissimo Museo Nazionale, ricostruito, anche se i lavori sono ancora in corso.
E le immagini dei Capitelli dell’antica Ikaros sono oggi sulle banconote da un dinaro, che è la banconota più usata del Kuwait.
Il Kuwait che non brilla oggi per politiche di turismo avrebbe il suo da raccontare, se solo decidesse di investirci. Grazie alla presenza di un nuovo resort sull’isola di Failaka si stanno attraendo visitatori e l’isola sta iniziando ad assumere l’importanza che merita, trasformandosi un un sito archeologico importante.
E’ in generale il Kuwait è uno dei posti assolutamente da visitare almeno una volta nella vita, perché è qui dove l’uomo ha cominciato la sua conquista del mondo, alla foce del tigri e dell’Eufrate, che tutti abbiamo studiato a Scuola e che si chiama Kuwait.