I dark post post in Facebook sono quei post, video, o il contenuto che vuoi che fai vedere solo a determinate persone e non nella tua pagina facebook a tutto il mondo.
Sono post non pubblici. E sono legali, sono una cosa normale per chi lavora online, ma assumono una semantica negativa quando sono utilizzati per persuadere le persone a fare o non fare qualcosa. Mi spiego meglio
Il vero selfie su Facebook non sono gli autoscatto che pubblichiamo, ma i like che mettiamo, che incrociati con richieste di amicizia, commenti e condivisioni, fanno un ritratto molto verosimile di una persona, che moltiplicato negli anni permette di sapere meglio di noi stessi non solo quali sono i nostri desideri e interessi, ma anche chi o che cosa è in grado di modificare le nostre opinioni.
C’è un ricercatore, Michael Kosinski, inventore di una tecnica psicografica per individuare schemi di comportamento, che dice: che con 68 like sa dire sa predire la tua scelta in una data situazione nel 90%dei casi e con 150 like ne ha la certezza. Non so se è vero o no, ma è un dato di fatto che tu sei quello che fai e come ti comporti.
E per questo è sempre buona norma provare a comportarsi in maniera totalmente contraria a come si fa di solito per cambiare una situazione che non ci piace.
Tornando ai dark post, diventino negativi quando tu fai vedere ad esempio nelle elezioni americane che Hillary clinton parlava male dei neri, 30 anni prima a persone che sono indecise se votare per lei negli stati in bilico. Oppure a una persona nevrotica che vuole avere una pistola in casa per sicurezza, lo martelli di pubblicità in cui c’è la Clinton che gli dice che lo obbligherà in caso di vittoria a consegnare le armi. Cioè distorcendo la realtà, leggermente, e solo in alcuni casi. Per incanalare paure e bisogni in termini di persuasione. Ovviamente dark post è un termine come un altro per indicare una tecnica, neanche illegale almeno sulla carta. Però funziona se lo fai in maniera massiccia.
In fondo ci sarà un perché la Clinton ha speso 140 min in tv mentre Trump ha speso in tv meno di 50 min ma ne ha spesi ben 170 in Facebook ars personalizzando i messaggi. Quello che rimane da queste considerazioni sui dark post appresi da questo articolo di Pagina99:
Che facebook funziona, ma devi investire i budget che metti in tv su Facebook e utilizzare qui, come i brand già fanno in tv, indagini di mercato e competenze elevate.
E che nei social networkk e nel web avranno sempre più peso figure come gli psicologi o i semiologia che sapranno analizzare i comportamenti delle persone sulla base dei dati.
Ci vediamo stasera con il bello del web su Radio Atlanta alle 19,30. e domani con un altro video.
[fbcomments url=”https://www.crognali.it/dark-post/” width=”auto” count=”off” num=”3″ countmsg=”wonderful comments!”]